Archivi categoria: Scarabocchi altrui: libri e articoli

Renato

​Arrivi a 75 anni che pensi che la vita è bella.

Ho mandato a cagare più io in tutta la storia del cinema italiano che nessun altro.
Ma si sa: il “vai a cagare pirla”, oggi non lo si usa quasi più.
Chi riesce a fregarsene dei problemi poi alla fine vince sempre.
Sono un appassionato di auto, ho figli e ho una bella casa fuori dalle balle.
Mi mancano quelle belle vie di Milano vuote dove si girava in bicicletta.
E la scena del trattore in piazza San Babila: fantascienza se pensiamo a cosa c’e’ oggi.
Ma va bene così.

Oggi le persone vivono freneticamente con il taaac.
Se pensate alla velocita’ di tutto e tutti
Accompagni i figli a scuola… taaaac…
Torni a casa e prepari da mangiare… taaaac…
Guardi tua moglie e pensi che ti sei sposato per amore e non per altro…taaaac…
E la tua felicita’ e’ un taaaaac….
Che posizioni in fondo alle frasi perche’ in quel momento sei felice ed infelice.
Felice perche’ hai tante cose, infelice perche’ le cose che non avevi prima ti mettono a disagio in quel momento.
E vorresti tornare indietro alla tua semplicità.
E cosi’ la societa’ d’oggi va forte.
E i ragazzi sono pieni di troppe cose che non possono far nascere un qualcosa che si possa definire Trash.
Anzi oggi c’e’ troppa poca leggerezza.
E le generazioni mie Teocoli, Boldi, Abatantuono, Villaggio…
Non le eguagliera’ nessuno.
Perche’ noi abbiamo fatto epoca.
Con le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre tristezze e le nostre tragedie.
Perche’ un comico che puo’ far veramente ridere deve ”sorbirsi” esperienze di ogni genere.
E la bellezza di una faccia che si riconosce e’ proprio questo.

Se mi riesci a guardare negli occhi ti sentirai a casa.
Una casa che si chiama “Italiano”.
Come le belle cose che si facevano tra il 1960 e il 1990.
Poi tutto diventa difficile.
Ed e’ un peccato non per me che ho anche l’umbrela.
Ma piu’ per voi che ridete poco e vi divertite male.
Provate dunque ad usare un Taac per ogni cosa che fate.
Anche se siete tristi ripetetevi…

Sono triste… taaaaac!
Sono felice… taaaaac!

Vedrete che prima o poi un sorriso arriva.
Ecco.
Quello sono io…

(Renato Pozzetto)

Caffeina

“La caffeina è un’arma di resurrezione di massa…”

(Saraturchina, via Twitter)

La bellezza è negli occhi di chi la guarda

“Con due amanti morti sulle spalle, ma non alle spalle, con il virus dell’Aids nel sangue e con quella che i medici chiamano “aspettativa di vita” non superiore ai due o tre anni, la gioia della vita è grande.
E’ come se la vita si fosse ampliata: vedo di più, sento di più, so che ho amato di più…”

Lo ammetto.
Questo libricino, pochissimi fogli, mi ha spiazzata.
Stampato nel 1993 da quella collana geniale di Millelire Stampa Alternativa, ammetto che ha passato troppi anni nella scatola dove avevo riunito tutti i suoi piccoli ma preziosi colleghi.

Luigi Cerina in quattordici pagine racconta la malattia, certo.
Ma non dal punto di vista prettamente sanitario: analizza dai gesti d’amore che, purtroppo, l’han fatta sviluppare.

“Se l’amore, la passione e anche il far l’amore, nella salute e nella quotidianità è gradevole e confortante, nel dramma assume una valenza assoluta, palpitante, si stacca dalla normalità ancora di più e ascende forse fino alla divinità.
Il dolore affina, nobilita, allarga, ingigantisce, spappola, rompe, disintegra, fa impazzire, paralizza, è, per dirla con Margherite Duras “un’esperienza importantissima”, forse è di più: modifica.
E’ una chance, un educatore, un violentatore, un maschio infernale che ci squarta per poi renderci arroganti, orgogliosi, pieni di noi stessi: cioè indistruttibili…”

Che poi analizzare non è nemmeno il termine esatto.
Semplicemente ma intensamente racconta cosa sia successo.
Senza maledire nessuno, senza lamentarsi del fato crudele, senza accidia.
Quasi con dolcezza.
E la dolcezza non è tanto al passato, ai giorni felici dove non c’era nemmeno il pensiero che si potesse ammalare, ma al futuro.
Un futuro segnato.
Ma che gli consentirà di raggiungere gli uomini che più ha amato.
Una sorta di nostalgia intrisa di normalità.

“Saltuariamente l’idea della malattia o della morte ci raggiungeva ma non era mai un motivo di ansia, d’angoscia e depressione, era piuttosto un modo o uno stimolo a vivere bene, perché non si sapeva quanto si avrebbe vissuto.

ma là in quell’attico e mansarda, in mezzo ai tetti, alla luna ed alle nuvole, due uomini giovani si amavano e si adoravano poeticamente e coraggiosamente, con generosità, ma anche con raffinatezza, sensualità ed epicureità.”

Tante città, case, visi, le associazioni, il testimoniare a viso scoperto.
Il sentirsi tuttavia una sorta di sopravvissuto che non riesce a sopportare l’idea di essere rimasto indietro, di non condividere il resto del percorso, il destino, con chi l’ha preceduto alla fine del cammino, e la voglia di raggiungerli.

Sono poche pagine dense.
Dove vi troverete più volte ad annuire, anche furiosamente.
Avvolti dalla Bellezza.

Bellezza

Gay Talese

Ho letto con grande piacere l’ intervista che l’amico Stefano Ciavatta ha realizzato con Gay Talese.
Consiglio vivamente la lettura.
Non solo perché troverete un articolo scritto da una penna più che felice.
Ma avrete anche la possibilità di conoscere un autore eccezionale, che ho conosciuto pochi anni fa e che mi sono goduta nella raccolta che vi consiglio qui di seguito.
Un’ottima lettura, per incontrare un giornalista di razza.

Titolo: Frank Sinatra ha il raffreddore. Ritratti e incontri
Autore: Gay Talese
Editore: B.U.R. , 314 pagine, 11,90 euro.

Letteratura di viaggio in mostra

Una settimana dedicata alla letteratura di viaggio: dal 14 al 22 maggio Galleria Boragno (via Milano 4 a Busto Arsizio) ospiterà Compagni di viaggio, una grande esposizione tematica accompagnata da mostre fotografiche, spettacoli musicali, proiezioni video e incontri con gli autori.
Il pubblico potrà visitarla gratuitamente tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Per l’occasione tutte le guide turistiche saranno in vendita a prezzo scontato.
La mostra è realizzata in collaborazione con Respira la cultura, Touring Club Italiano, Antichità Nedalini dai Sétteve, Teatro Fratello Sole, Nuova Busto Musica.
Il catalogo dell’esposizione comprende anche una bibliografia di oltre 1000 titoli sul tema.

Per il programma completo (consultabile online e scaricabile in formato pdf) cliccate qui .

Fonte: Respira la Cultura.

Dieci affascinanti ultime lettere

Un post di Listeverse che mi ha fatto lucciare gli occhi mentre aggredivo la colazione.

Tocca a te! Concorso nazionale di editoria tattile

La Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, la Fondazione Robert Hollman e l’Istituto dei ciechi di Milano sono lieti di presentare TOCCA A TE! , primo concorso italiano di letteratura tattile illustrata.
Un concorso nato per sostenere e promuovere l’editoria tattile e per stimolare la creazione, la produzione e la diffusione di libri tattili illustrati a livello nazionale.

Sono disponibili:
BANDO concorso editoria tattile TOCCA A TE
Locandina TOCCA A TE

Luogo d’incontro di tutti gli autori di bozzetti tattili, il Concorso TOCCA A TE! premierà gli album più belli e selezionerà i 5 partecipanti italiani alla X Edizione del Concorso Internazionale Typhlo & Tactus, che si svolgerà a Praga nel Novembre 2011. Dalla prossima edizione infatti, il Gruppo Typhlo & Tactus, avendo esteso la competizione a tutti i paesi del mondo, ha deciso di accogliere al concorso solamente 5 libri per ogni nazione partecipante. TOCCA A TE! rappresenta quindi una preselezione al Concorso Typhlo & Tactus 2011.
La Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi raccoglierà sul territorio nazionale i libri partecipanti, farà parte della giuria giudicatrice dei migliori libri in concorso, e si impegnerà, qualora ne esistano le condizioni di riproducibilità, ad editare i libri vincitori, i quali entreranno a far parte della collana per l’infanzia “Sotto a chi tocca!”. Impegno che deriva dalla consapevolezza dell’importanza che il libro riveste nello sviluppo del bambino, quale fonte imprescindibile di conoscenza, sperimentazione, gioco, integrazione scolastica e sociale.
La Fondazione Robert Hollman e l’Istituto dei ciechi di Milano organizzeranno la giuria di esperti incaricata di nominare i vincitori e di selezionare i 5 libri che parteciperanno alla X Edizione del Concorso Internazionale Typhlo & Tactus 2011. La giuria sarà composta di esperti nazionali nell’ambito della disabilità visiva e della letteratura per l’infanzia. Sarà una giuria mista di persone cieche, ipovedenti e vedenti.
Il vincitore della prima edizione di “TOCCA A TE!” riceverà un premio in denaro di 1.500 euro.
Il Concorso avrà luogo il giorno 17 giugno 2011 presso la sede di Padova della Fondazione Robert Hollman e si concluderà con la proclamazione dei vincitori.

Il Concorso è dedicato alla memoria di Mauro L. Evangelista.

Indignatevi!

Doveva essere l’ultimo libro di Michel Houellebecq, vincitore del premio Goncourt, a primeggiare nelle vendite natalizie in Francia. E invece è stato battuto da un outsider sorprendente, assai improbabile.
Si chiama Stéphane Hessel e ha 93 anni.
Partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale. Ed è stato subito dopo uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Niente di glamour, insomma. Hessel è un vecchio signore, dall’apparenza (solo quella) stanca e desueta. Ebbene, nei mesi scorsi ha preso carta e penna e ha scritto un opuscolo di 32 pagine dal titolo «Indignez-vous!». Come dire: indignatevi! Abbiate la forza di arrabbiarvi.
E’ il successo editoriale degli ultimi tempi a Parigi.
Ormai un best-seller, al numero uno delle vendite, tanto più durante queste ultime vacanze: regalo ideale in un bacino di lettori di sinistra, prevalentemente giovani. Stampato inizialmente, alla fine dell’ottobre scorso, a 8mila copie da un’oscura casa editrice (Indigène) di Montpellier, gestita in una mansarda da due ex giornalisti, ha già superato quota 650mila. E l’euforia non sembra essersi esaurita, mentre si negoziano le traduzioni per venderlo altrove, dal Giappone agli Stati Uniti, perfino in Italia.
Ma cosa ha scritto il nostro Hessel?

Chiede alla società francese di recuperare i valori della Resistenza (ricorda concretamente i principi del programma economico del Consiglio nazionale di quel movimento) e di recuperare ambizioni e voglia di cambiare la società. “Il motivo di base della Resistenza era l’indignazione. Noi, veterani di quel movimento, chiediamo alle giovani generazioni di far rivivere gli stessi ideali”, scrive a pagina 11. Punta il dito sul divario crescente fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, contro “la dittatura dei mercati finanziari”, contro l’erosione delle conquiste della Resistenza francese, vedi un sistema pensionistico solidale e il sistema di sicurezza sociale. Non mancano le allusioni dirette a Nicolas Sarkozy e la rabbia scatenata dalla sua politica fiscale, studiata “a misura” per favorire i ceti più abbienti. Si scaglia inoltre contro il trattamento riservato ai clandestini. E ai Rom, buttati fuori dalla Francia spesso senza neppure uno straccio di sentenza giudiziaria. Il 31 dicembre, sul sito d’informazione Mediapart, Hessel ha presentato i suoi auguri: “Resistiamo agli auguri del presidente, che non sono più credibili”. La sera stessa, come tutti gli anni, Sarkozy ha parlato ai suoi concittadini, con un discorso rivolto esplicitamente all’elettorato di destra, con l’obiettivo di rassicurarlo. Con la volontà di recuperare consensi di fronte all’offensiva di Marine Le Pen.
Hessel un rivoluzionario? Non proprio. E non lo è mai stato. Oggi vicino a Martine Aubry, segretario generale del Partito socialista, Hessel, un anziano monsieur pacato e sorridente, è sempre stato un intellettuale dall’animo libero, di sinistra certo, ma senza “eccessi “. Comunque allergico nei confronti di una certa “gauche caviar” parigina, come vengono chiamati taluni (insopportabili) circoli della “sinistra altolocata” della città. Hessel è nato nel 1917 a Berlino da una famiglia di ebrei, che dal ’25 si trasferi’ in Francia. Suo padre era il traduttore di Proust in tedesco. La madre dipingeva. E ispirò il personaggio intepretato da Jeanne Moreau nel film Jules et Jim di François Truffaut, la giovane donna amata contemporaneamente da due amici: una storia scabrosa per i tempi. Hessel, brillante studente (dell’Ecole normale), aderi’ alla Resistenza, venne catturato e inviato nei lager nazisti (e in un trasferimento in treno, saltò giù e riuscì a mettersi in salvo). Dopo la guerra lavorò al segretariato generale dell’Onu. Poi ha collaborato con vari personaggi della politica francese (di sinistra) ed è stato ambasciatore del suo Paese in diverse capitali. Una vita, comunque, sempre austera, lontana da qualsiasi esibizionismo.
Per questo oggi è credibile nel dire quello che dice.
Sì, è diventato l’idolo di tanti giovani. E si prende una sorta di rivincita personale. “Ha provocato il risveglio di un popolo, finora molto passivo”, ha sottolineato il filosofo Edgar Morin, suo amico. “Ha ricordato alla sinistra che deve essere ribelle, umana e ottimista”, ha sottolineato Harlem Désir, numero due del Partito socialista. Che, nel frattempo, si sta dividendo sulla candidatura delle prossime presidenziali, previste nel 2012. E appare cosi’ terribilmente lontano dalla sua base.
La sinistra francese sarà capace di sfruttare l’effetto Hessel?

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Perché leggere?

Ve lo lascio spiegare dalla mia amica virtuale Radiobutterfly.
Su Youtube trovate il suo canale.
Mentre qui il suo blog.

Leggere di più, spendere di meno

Sono da sempre un’accanita amante dei libri.
Amo comprarli, leggerli e guardarli sugli scaffali di casa mia.
Adoro le biblioteche, ma più come luoghi di consultazione e studio…ho come un rigetto a prendere quei volumi e tenerli con me.
E da quando sono piccola spesso faccio economia in altri settori pur di comprarmi romanzi e saggi.
Ma in questi ultimi anni anche entrare in libreria è diventato un piccolo lusso.
Ed anche se abito nella Capitale ed ho negozi più o meno grandi ovunque, spesso mi ritrovo a fare i miei acquisti online: dove gli sconti non mancano mai.

Ho scovato un paio di siti interessanti, oltre alle note librerie virtuali.

BookMooch : è una grandissima bancarella di libri usati, dove lo scambio avviene esclusivamente sottoforma di baratto. Create il vostro negozio virtuale con i titoli che volete cedere e fate un giretto per i banchetti altrui. Trovate anche tantissime opere in lingua originale, dall’Inglese alle lingue Orientali.

LibriBook : è un vero negozio online, ma che tratta esclusivamente i remainders. Ovvero libri di prima mano ma invenduti. Ho già ordinato un paio di volte: i volumi sono in perfette condizioni (molti ancora imballati). E gli sconti vanno spesso ben oltre il 60%.
Con pochi spiccioli potete portare a casa dei passatempo interessantissimi.

Buone letture…