Non è solo il caldo a far capire che è ormai arrivata l’estate.
Nemmeno la Natura esplosa.
Né sandali ed espadrillas ai piedi.
Ma comprendiamo il mutar della stagione anche grazie a tutti quegli uomini che nei week-end possono essere avvistati in balcone, chini sui secchi di pittura per verniciare le pareti di casa.
Accucciati a rimestare, con la mano libera penzolante da un ginocchio.
Ciabatte da piscina, o simil Superga ancora macchiate dai tinteggi dello scorso anno.
Vecchi pantaloncini con la coulisse comatosa, che scivolano desolati senza nemmeno scusarsi dell’assenza di mutande visibili.
Torso nudo, e tettine tristi.
Muti e rassegnati, mescolano e rimescolano: con la stessa cura ed attenzione di un maestro di meditazione che disegna il suo giardino zen con un piccolo rastrello.
E con flemma e pazienza questi uomini si corazzano, pur di non venir scalfiti dal continuo e ronzante borbottio delle mogli alle loro spalle…
Post più letti
Categorie
-
Unisciti a 77 altri iscritti
Blogroll
- about me amici amicizia amore arte artista attore bambini biografia bookaholic caffè canzone. capelli casa cibo cinema citazione compleanno coppia coraggio cultura diario famiglia figli film forza futuro guerra impressioni leggendo leggere lettera lettere lettore lettori lettura letture libri libro malattia mare Me morte musica natale nazismo neve notte olocausto ospedale pensieri poesia poeta racconto ragazzi recensione ricordo roma romanzo salvatore niffoi sardegna scarabocchi scritto scrittore scrittori scrittura scrivere scuola sesso shoah sogno storia traduzione viaggio vita